Guide e editoriali

Riscopri alcuni giochi arcade classici su PS4 e PS5 

Questi titoli rivoluzionari sono antecedenti all'uscita della PlayStation, ma oggi è possibile giocarci su PS4 e PS5. Torna indietro nel tempo per scoprire i titoli classici che hanno contribuito alla nascita dei tuoi giochi preferiti.

Sparatutto da brividi

Dai combattimenti nello spazio profondo agli scontri sul terreno: rispondere al fuoco non passa mai di moda.

Galaga (1981)

Come il suo predecessore Galaxian, Galaga è uno "sparatutto a schermata fissa" che deve tantissimo a Space Invaders, pur migliorandolo su tutti i fronti. Galaga è caratterizzato dalla modalità di potenziamento Caccia doppio, che raddoppia la potenza di fuoco. La semplice idea di poter potenziare la propria arma per ottenere maggiori possibilità di riuscita è un elemento fondamentale del genere.

1942 (1984)

La seconda proposta di Capcom per quanto riguarda i giochi arcade è uno sparatutto a scorrimento verticale ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Progettato da Yoshiki Okamoto, che in seguito ha sviluppato Street Fighter II, 1942 è il primo gioco dotato di un pulsante per schivare, che offre un numero limitato di possibilità di sfuggire al fuoco nemico. Se ti è capitato di schivare i guai in uno sparatutto, ora sai chi ringraziare.

Commando (1985)

Correre e sparare? Così si fa. Dopo aver sviluppato la padronanza delle sparatorie aeree, Capcom si sposta sulla terraferma per il prossimo titolo arcade. Senza alcun riferimento all'omonimo film con Arnold Schwarzenegger, Commando è lo sparatutto che ha dato origine al genere "one-man army", uno contro tutti. Se facessimo il test del DNA a Call of Duty, troveremmo tracce di questo classico a base di pistole e lanci di granate.

Disponibile all'interno di Capcom Arcade Stadium.

Gradius (1985)

Konami ha trasformato per sempre il genere con Gradius, uno sparatutto a scorrimento ambientato nello spazio, che consentiva per la prima volta ai giocatori di decidere come e quando utilizzare i potenziamenti. Utilizzi il potenziamento per velocizzare la tua navicella o lo tieni da parte per passare a un laser? Un livello di strategia geniale, ancora godibile per chi solitamente si ostina a spendere punti su un albero delle abilità.

Contra (1987)

Questo gioco corri e spara a scorrimento di Konami viene soprattutto ricordato per la sua durezza e per la misteriosa somiglianza dei protagonisti a due grandi star dei film d'azione degli anni '80, ma nasconde molto di più. Sparatorie multidirezionali, possibilità di sparare in posizione prona e l'innovazione probabilmente più sottovalutata di tutte, l'effetto pseudo 3D da cui hanno avuto origine i moderni sparatutto in terza persona.

Quando è stato creato il primo cabinato arcade?

Solitamente si pensa che "Computer Space" di Ted Dabney e Nolan Bushell sia stato il primo videogioco commerciale; dal momento che era contenuto in un cabinato a gettoni in vetroresina, è anche il primo cabinato arcade di tutti i tempi. L'anno successivo, i due hanno fondato Atari e il resto, come si suol dire, è storia.

Innovatori dell'azione

Con questa serie di titoli, la noia non esiste.

Ghosts n' Goblins (1985)

È difficile tracciare un confine tra il gioco di piattaforma d'azione di ispirazione fantasy di Capcom e titoli come Dark Souls? Vediamo. Difficoltà punitiva, dove ogni nemico, anche il più debole, è una minaccia? Certo che sì. Pericoli ambientali che uccidono inaspettatamente? Certo che sì. Segreti assolutamente non segnalati? Certo che sì. Armi essenziali o di grande peso? Certo che sì. Ok, il confine è tracciato.

Disponibile all'interno di Capcom Arcade Stadium.

Double Dragon (1987)

L'erede spirituale di Renegade di Technōs Japan condivide molte delle sue caratteristiche, per non parlare delle animazioni. Double Dragon apporta innovazioni in svariati ambiti, a partire dallo scorrimento e dai livelli multipli, fino alle armi collezionabili e alla modalità cooperativa (che si trasforma in modo memorabile in competitiva nel finale). Una formula irresistibile che dopo 35 anni continua a essere rifinita, senza modifiche sostanziali.

Vs. Castlevania (1987)

Insolita trasposizione di un gioco per console, Vs. Castlevania ha dato il via alla serie di giochi di caccia al vampiro sfociata infine nell'amatissimo Castlevania: Symphony of the Night. Sebbene privo dell'esplorazione non lineare che caratterizza tale gioco, può comunque rivendicare l'introduzione della nozione di arma secondaria. Simon Belmont camminava, spianando la strada ai moderni eroi d'azione che sono in grado di correre (pur trasportando pesanti carichi di oggetti).

Teenage Mutant Ninja Turtles: The Arcade Game (1989)

Finalmente disponibile sulle console PlayStation, all'interno di TMNT: The Cowabunga Collection, questo gioco è stata una rivelazione per i fan del cartone animato originale. Konami ha sapientemente catturato il tono e l'energia del cartone animato in questo gioco di combattimento sorprendente e coinvolgente che, per la prima volta nel suo genere, supportava quattro giocatori. Pur non apportando particolari innovazioni, ha stabilito nuovi parametri per i giochi su licenza, semplicemente rispettando il materiale di partenza.

Disponibile all'interno della Teenage Mutant Ninja Turtles Cowabunga Collection.

Wizard Fire (1992)

Sicuramente non è il primo gioco arcade ispirato ai concetti e agli archetipi di Dungeons & Dragons, ma è decisamente uno dei più incredibili. Seleziona la classe del tuo personaggio, con un talento unico, e combatti in un mondo ostile infestato da demoni e non morti. Grazie alla prospettiva isometrica e all'attenzione posta sulle azioni legate ai tiri del dado, Wizard Fire ha avuto un'indiscutibile influenza su Diablo e sulle sue innumerevoli imitazioni.

I giochi arcade classici sono davvero così difficili?

Una cosa è certa: i giochi arcade classici non sono adatti ai deboli di cuore. La maggior parte di essi è stata pensata per indurre i giocatori a tornare, attraverso sfide che dessero soddisfazione, spingendoli al contempo a inserire gettoni nel cabinato. Ma niente paura: su PlayStation, molti di questi giochi danno la possibilità di salvare la partita, così non sarà necessario ricominciare da capo in caso di fallimento e ricominciare non costerà nulla.

Simpatia e creatività

Un'eclettica selezione di classici adorabili e fantasiosi.

Frogger (1981)

Le premesse di Frogger sono decisamente inequivocabili: evitare che le rane muoiano attraversando un'autostrada trafficata o un fiume pericoloso sulla strada di casa.  Senza un vero e proprio finale, il successo si misura in base a quanto tempo si è in grado di sopravvivere prima dell'inevitabile schermata di fine partita; il corrispettivo moderno di Frogger è probabilmente il genere di sopravvivenza.

Dig Dug (1982)

Tra i più amati giochi arcade con labirinti dopo Pac-Man, presenta un eroe che ama gonfiare i propri nemici fino a farli esplodere oppure schiacciarli con delle pietre. Nonostante i metodi discutibili, Dig Dug è un fantastico esempio di una delle prime ambientazioni controllate dal giocatore, con i corrispettivi elementi di ricompensa per il rischio. Si tratta di un concetto che giochi come Spelunky e il suo sequel hanno applicato con un risultato sorprendentemente fantasioso.

Pac-Land (1984)

Nonostante il primo gioco di piattaforme a scorrimento sia stato Jump Bug, del 1981, questo è il titolo che ha spianato la strada ai giochi di piattaforme moderni. Una volta superata la novità di Pac-Man con arti e volto, scoprirai un gioiello sottovalutato che ha introdotto caratteristiche portanti del genere, come il movimento basato sull'accelerazione e gli elementi segreti nascosti nell'ambiente.

Bubble Bobble (1986)

Ingegnosamente, le bolle fatte esplodere dai due draghetti Bub e Bob fungono sia da mezzo per catturare i nemici, sia da comode piattaforme mobili... se hai l'abilità richiesta. Questo gioco di piattaforme senza tempo di Taito è famoso per i suoi oscuri segreti e per la modalità cooperativa, ma dovrebbe essere ricordato anche come uno dei primi giochi con finale multiplo. Le condizioni per ottenere il "vero" finale sono impegnative, soprattutto per un gioco a gettoni.

Wonder Boy (1986)

Wonder Boy di Sega non è apprezzato come i suoi diversissimi sequel, ma questo gioco di piattaforme frenetico e infuocato echeggia sicuramente nei classici moderni del genere e negli interminabili giochi di corsa. In effetti, originariamente doveva essere un gioco di piattaforme a scorrimento automatico, che brilla ancora per il design dei livelli, soprattutto quando si ottiene lo skateboard a propulsione di Tom-Tom.

Qual è stata l'epoca d'oro dei giochi arcade?

La risposta è molto soggettiva, ma molti considerano il periodo che va dalla fine degli anni '70 (in seguito al lancio del celeberrimo Space Invaders) fino alla metà degli anni '80 come il più significativo per i giochi arcade. Un'epoca di forte espansione commerciale, innovazione e riconoscimento da parte del grande pubblico di una cultura vivace ed emergente.

Leggende sportive

Giochi che hanno spianato la strada.

Track & Field (1983)

Il primo gioco sportivo multidisciplinare merita ancora oggi un posto sul podio. Si tratta del gioco che ha inventato e consolidato l'arte di schiacciare ripetutamente i pulsanti, che costava ai proprietari delle sale giochi una fortuna in riparazioni. Con Track & Field, Konami ha creato un genere e ha lasciato un marchio indelebile.

Karate Champ (1984)

Technōs Japan, creatrice del primo picchiaduro a scorrimento, ha sviluppato anche il primo gioco di combattimento uno contro uno. I comandi a doppia levetta mettono a disposizione un'ampia gamma di attacchi e ciascun round è determinato da un solo colpo, caratteristica che rende gli incontri veloci e carichi di tensione. Si tratta inoltre del primo gioco di combattimento con partite bonus: non puoi distruggere un'auto, ma puoi dare un calcio rotante a un toro infuriato.

10-Yard Fight (1984)

Questo strano ibrido tra football americano e sfida per il punteggio più alto ignora completamente le regole da manuale. È possibile fare una sola mossa, con diverse opzioni: correre con il quarterback o passare al corridore o all'unico ricevitore. Una corsa contro il tempo per segnare un touchdown e ottenere 5.000 punti non regolamentari. Non sarà Madden, ma ha segnato un grande passo avanti per gli sport virtuali ai suoi tempi.

Mat Mania (1985)

Technōs Japan ha lanciato anche il primo gioco di wrestling professionale: Tag-Team Wrestling del 1983. Questo successore migliorato ti consente di vestire i panni di Dynamite Tommy mentre combatte contro le imitazioni dei famosi wrestler dell'epoca. Successivamente, Technōs ha lanciato il primissimo gioco a gettoni della serie WWE (poi diventata WWF), aprendo le porte ai giochi di wrestling su licenza per i decenni a venire.

Super Sidekicks (1992)

I giochi di calcio arcade degli anni '90 erano quasi tutti uguali, ma la serie Super Sidekicks di SNK per Neo Geo era unica nel suo genere. I comandi accessibili a due pulsanti, il sistema degli "assi" e le animazioni cinematografiche dei festeggiamenti offrono un'interpretazione mozzafiato e sguaiata di questo sport, ancora in grado di divertire. Un anno dopo, FIFA International Soccer è stato lanciato sulle console e il resto è storia.